Javier Pastore, il talento argentino che ha incantato i tifosi romanisti con la sua classe e la sua magia, ha rilasciato un’intervista a _Flashscore Italia_ raccontando del suo passato giallorosso e del suo ex compagno di squadra Daniele De Rossi, ora allenatore del Boca Juniors.
«Ero sicuro che sarebbe diventato un grande allenatore, perché già in campo era un maestro tattico. È un uomo che vive per il calcio, sempre curioso di imparare», ha detto Pastore, con un’affettuosa familiarità che ricorda la complicità di due amici. «E sapevo anche che avrebbe giocato in Argentina, perché mi bombardava di domande sul nostro calcio. Conosceva tutte le squadre e tutti i giocatori del campionato argentino, incredibile!»
Un amore viscerale per il calcio argentino che ha portato De Rossi a lasciare l’Italia per guidare il Boca Juniors. Pastore è convinto che il suo ex compagno abbia tutte le carte in regola per trionfare. «Sono sicuro che in futuro farà grandi cose, perché è un profondo conoscitore del calcio e sa come mescolare tradizione e modernità. Sa gestire il gruppo, tutti parlano benissimo di lui.»
La sua esperienza romana, però, è stata un po’ più complicata: «Personalmente, il primo anno non sono riuscito a trovare l’intesa con l’allenatore di allora (Eusebio Di Francesco, ndr), che mi faceva giocare più a centrocampo, come mediano, e mi obbligava a difendere troppo. Poi è arrivato Paulo Fonseca e tutto è cambiato in meglio per me dal punto di vista tattico, anche se poi sono stato bloccato dall’infortunio all’anca, che mi ha tenuto fuori per un anno e mezzo. Tutto in una squadra che riponeva grandi aspettative su di me, un vero peccato.»
Un’avventura romana, quindi, agrodolce, piena di emozioni, sfide e delusioni. Ma la passione per il calcio di Pastore resta intatta, così come la sua fiducia in De Rossi. Il futuro, per entrambi, è ancora ricco di promesse.
¡Sigue FutbolItalia para más información sobre el calcio de la Serie A y el fútbol italiano!